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Il Project Construction Manager (PCM)

Il Project Construction Manager, di cui avevamo accennato in un precedente articolo, è una figura tipicamente ricorrente nel settore delle industrie che operano su commessa, e quello edilizio non fa eccezione. È una figura molto presente nel mondo anglosassone, a cui quello del Golfo si ispira per gli aspetti di gestione manageriale.

Il Construction Manager (o Project Construction Manager) combina in sé, oltre alle responsabilità tipiche di un project manager, l’esperienza nel settore delle costruzioni. In buona sostanza è uno specialista delle costruzioni che veste i panni tipici di un manager per gestire risorse finanziarie, contratti e personale.

Un Construction Manager è quindi un professionista che, nell’ambito di un progetto edile o infrastrutturale, sovraintende alla fase della pianificazione, del design e ovviamente della costruzione del progetto, dal suo inizio sino alla fine.

Secondo il dipartimento del lavoro degli Stati Uniti, il Construction Manager ha i seguenti compiti:

  • Predisporre le stime dei costi, il budget del progetto e il timetable per la sua esecuzione;
  • Illustrare gli aspetti contrattuali e le informazioni tecniche agli altri professionisti che parteciperanno al progetto;
  • Informare il committente, attraverso un sistema di reportistica, sull’avanzamento dei lavori, nonché sull’andamento dei costi rispetto al budget e alle stime iniziali;
  • Coordinare gli altri professionisti coinvolti: architetti, ingegneri ed altri specialisti delle costruzioni;
  • Selezionare i subappaltatori, pianificare e coordinare le loro attività;
  • Gestire le non conformità, i ritardi dei lavori, le emergenze e tutti gli altri problemi che potrebbero manifestarsi;
  • Assicurarsi il rispetto delle normative sia per quanto attiene l’esecuzione delle costruzioni che la sicurezza.

Il Construction Manager supervisiona e coordina le attività di tutti i soggetti che concorrono alla realizzazione dell’opera (architetti, ingegneri, operai edili, elettricisti, carpentieri, ecc.) nonché i professionisti dell’area legale per la definizione dei contratti di appalto (trattandosi di contrattualistica di matrice anglosassone è particolarmente proceduralizzata e stringente) e le autorità locali sia per gli aspetti regolamentari che di sicurezza. L’esecuzione entro i tempi predefiniti e i budget di spesa è anch’essa una responsabilità del Construction Manager.

Il livello di responsabilità e di autorità che ha il Construction Manager è quindi molto più ampio di quello che normalmente viene assegnato ad un project manager. Nei fatti il Construction Manager è il “braccio operativo” del committente, al quale riferisce direttamente e che rappresenta nei rapporti con tutti i soggetti che operano sia all’interno del cantiere (operai, appaltatori, ecc.) che all’esterno (tecnici, legali, Autorità locali).

Il Construction Manager deve avere un profilo professionale dotato di forti competenze nel settore edile e delle costruzioni nonché buone competenze nel campo organizzativo e di gestione. Deve essere quindi una figura capace di:

  • Comprendere e interpretare le difficoltà tecniche dei progetti da realizzare;
  • Risolvere le eventuali problematiche che possono presentarsi nel corso della realizzazione del progetto;
  • Gestire un processo di negoziazione per la stipula dei contratti e la gestione dei rapporti con gli appaltatori;
  • Esprimere una leadership ed essere in grado di assumere delle decisioni;
  • Gestire organizzativamente i tempi dei processi e le risorse per la realizzazione dell’opera.

Non esiste un corso universitario che possa insegnare una simile professione, che richiede competenze trasversali e capacità di problem-solving, ma è ragionevole ritenere che un professionista (Architetto o Ingegnere) italiano, ben possa ricoprire un simile ruolo. Fondamentale è infatti riuscire ad integrare le competenze tecniche del settore edile, che i percorsi formativi italiani forniscono, alle naturali doti di problem-solving tipiche italiane, con una metodologia operativa di tipo gestionale della giusta rigidità che possa consentire il rispetto dei tempi e dei costi dell’opera e quindi l’applicazione e il rispetto dei contratti con gli appaltatori.

Credits image: aquilacommercial.com

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