L’area dell’Expo si sta sviluppando velocemente. Oltre alla piazza centrale Al Wasl, da cui si estendono i distretti dei sotto temi, stanno prendendo forma, infatti, anche i primi padiglioni di alcuni Paesi partecipanti. Il padiglione italiano dovrà essere realizzato in 243 giorni, come risulta dal bando di gara pubblicato il 12 agosto, sul sito di Invitalia.
Questo Expo riprende, con maggior impegno delle ultime edizioni, lo spirito delle prime esposizioni universali. Secondo l’intenzione degli organizzatori della manifestazione, l’Expo di Dubai sarà l’occasione per tutti i popoli di comprendere la necessità di adottare una comune visione, di superare le barriere e di favorire l’inclusione e la collaborazione, per disegnare un futuro migliore dove le varie culture possano armonicamente convivere. Con l’occasione dell’Expo, si terrà a novembre 2020 anche il World Government Summit, l’evento mondiale in cui si incontrano esponenti dei governi, organizzazioni internazionali e personaggi di spicco della politica mondiale, per discutere sui temi di governo dei Paesi al fine di migliorare la qualità della vita di tutti gli abitanti del pianeta.
Anche se lo spirito di questo Expo è fortemente caratterizzato da una visione umanistica, gli organizzatori hanno tenuto nella debita considerazione anche la tecnologia, attribuendo alla stessa una funzione di strumento utilizzabile per raggiungere gli obiettivi di miglioramento della vita ma rispettando un corretto principio di sfruttamento delle risorse naturali, che proprio attraverso la tecnologia possono essere integrate o rese rinnovabili.
In questa visione si inseriscono le tre strutture principali dell’Expo relative ai sotto temi: “Mobility”, “Opportunity” e “Sustainability”.
Mobility: il tema della mobilità non riguarda solo le merci o le persone, ma anche i dati e le idee. Quindi prende in esame non solo la logistica e i trasporti, ma anche le reti di connessione per i dati e le regole per l’utilizzo e la fruizione delle idee.
Opportunity: parlando diopportunità, non si intende la possibilità di raggiungere un obbiettivo, ma quella di acquisire consapevolezza circa la possibilità di modificare scelte personali del proprio life-stile con ricadute positive sull’ambiente. Attraverso percorsi, rappresentazioni, mostre e giochi, il visitatore verrà portato a riflettere su questioni quali i bisogni di base delle popolazioni (acqua, cibo ed energia), simulando ambienti di vita quotidiana e i possibili agenti del suo cambiamento.
Sustainability: al padiglione della sostenibilità è stato dato il nome “Terra”. Qui verranno illustrate le meraviglie del pianeta e contemporaneamente l’effetto distruttivo dell’inquinamento umano (il c.d. effetto antropico). Il padiglione sarà energeticamente autosufficiente, in quanto produrrà energia elettrica attraverso la copertura in pannelli solari, e recupererà l’acqua dall’aria durante la notte.
Credits image: inexhibit.com