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Il settore dell’Information Technology a Dubai

Il settore dell’Information Technology è uno dei settori di maggior espansione a Dubai, se si tiene conto della crescita avuta dallo stesso a livello di assunzioni di personale. Dal report di maggio 2019 realizzato dalla sede del Golfo della nota società di employment Monster (www.monstergulf.com), risulta che il settore IT ha avuto una crescita del 16%, superato solo dalla crescita realizzatasi nel settore manifatturiero (+21%) dal settore dell’educazione/istruzione (+24%).

L’information Technology oggi risulta essere trasversale a tutte le attività umane e di conseguenza presente in ogni settore. A maggior ragione in un paese che cerca di sviluppare un modello di smart city avanzato, in grado di migliorare il livello della qualità della vita dei propri cittadini.

La trasformazione in una smart city implica la digitalizzazione di tutti i processi, in particolare di quelli pubblici, ma anche quelli privati se hanno come obbiettivo l’erogazione di servizi alla cittadinanza. Ma per raggiungere questo traguardo è stato necessario, e lo sarà ancora di più in futuro, potenziare l’infrastruttura delle telecomunicazioni, tanto che Dubai è uno dei pochi luoghi in cui il 5G è già operativo.

Nel concetto di smart city che il Governo di Dubai ha adottato la felicità dei cittadini è posta in primo piano, in quanto il primo obiettivo che l’Autorità Governativa vuole raggiungere è un sostanziale ed ulteriore miglioramento della qualità della vita urbana.

Grazie a questa politica, alle nuove infrastrutture create ed a quelle in corso di realizzazione, anche complice la presenza nel prossimo anno di Expo2020, si sono ampliate le possibilità di lavoro a Dubai per i professionisti dell’ICT, della robotica, dello IOT nonché dell’Intelligenza Artificiale (per la quale Dubai ha anche un Ministro).

I progetti legati alla digitalizzazione e allo sviluppo tecnologico delle TLC a Dubai stanno crescendo in modo significativo. Il fatto poi che la quasi totalità della popolazione dell’emirato sia in possesso di uno smartphone e che il Governo sta progressivamente rendendo fruibili i suoi servizi pubblici su piattaforma mobile consentirà lo sviluppo di applicazioni e nuovi ulteriori servizi, al cui numero vi è solo il limite della fantasia di startup e professionisti.

Ma smart city non vuole dire solo tecnologia implementata nei servizi, ma anche sostenibilità e quindi i progetti sulle energie alternative e rinnovabili si stanno moltiplicando, come pure si stanno affermando i progetti relativi al saving energetico realizzabile attraverso la ristrutturazione degli edifici esistenti, sia a livello di impianti che di struttura edile.

L’adozione quindi di strategie di open innovation da parte di aziende e professionisti Italiani verso il modo degli Emirati Arabi potrebbe essere perciò premiante; non solo per aziende già affermate, ma anche per le start up dato che Dubai e gli UAE in generale hanno attivato dei programmi di attrazione di soggetti titolari di Know-How attraverso la realizzazione di acceleratori di impresa come per esempio il Global Blockchain Challenge, lo Smart Dubai Accelerator ed il Dubai Future.

Credits image: dayofdubai.com

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