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Notizie dagli Emirati Arabi Uniti

Intervista a: Arch. Achraf Ibrahim, consulente nel settore costruzioni e Real estate a Dubai

Ringraziamo il Arch. Achraf per la sua disponibilità a rilasciarci questa intervista.

  • Raccontaci l’inizio della tua esperienza lavorativa negli Emirati Arabi Uniti.

Sbarcai nel paese per la prima volta nel 2005 con la società Permasteelisa, dove lavoravo come Project Manager, e vi stessi per soli 3 mesi,.

Fui poi incaricato nel 2007 da una società d’ingegneria veneta (la Sinergo SPA) del progetto d’internazionalizzazione dell’azienda, e di conseguenza creai la questa società Italiana la sua prima filiale all’estero, proprio a Dubai.

Il mio profilo professionale come architetto laureato allo IUAV e avendo militato in studi di architettura e ingegneria per 7 anni in Italia, con esperienza gestionale, padronanza di 3 lingue (Italiano, Arabo e Inglese), con conoscenza dei paesi Arabi, date le mie origini Palestinesi, mi ha sempre candidato a ruoli dirigenziali presso aziende italiane nel settore di progettazione e costruzione in Medioriente.

  • Quali sono stati i motivi della scelta di Dubai ?

Nel 2007 Dubai era “più che mai” l’Eldorado per gli operatori nel settore edilizio. Dove, e lo posso testimoniare in prima persona, i due terzi delle gru a livello mondiale erano operativi in questo emirato. Quindi, mi era sembrato doveroso iniziare il progetto d’espansione all’estero proprio da Dubai.

  • Di cosa si occupa principalmente in Dubai e negli UAE ?

In questi 12 anni di permanenza a Dubai, ho collaborato e partecipato alla guida di 3 aziende Italiane. La Prima è stata la Sinergo SPA, per la quale ho fondato due filiali a Dubai e Abu Dhabi, dalle quali fornivamo la nostra progettazione per progetti edilizi e infrastrutturali come anche attività di “Project management” in tutta l’area mediorientale oltre che negli Emirati Arabi Uniti. Dopodiché, ho collaborato come direttore commercial con la GDM Costruzioni, impresa di costruzione Lombarda che era specializzata in edifici pubblici (ospedali, edifici istituzionali e centri commerciali) con filiale ad Abu Dhabi. E poi sono stato General Manager di uno studio di progettazione e Project management “ASZ Architetti”, per l’area del Golfo con sede a Dubai.

Dal 2016, gestisco per conto di una società d’investimenti immobiliari Emiratina “Marya Group”, il portfolio di progetti in Medioriente, Europa e Stati Uniti.

  • Pregi e difetti degli UAE?

Il pregio principale, in fatto di business, è che gli Emirati sono una realtà giovane con economia dinamica. Quindi, le opportunità per esprimere la propria professionalità sono sempre alte. Come anche la posizione geografica centrale a diverse realtà in via di sviluppo economico, come i paesi dell’ex Unione Sovietica, paesi dell’Africa orientale, in aggiunta ai paesi del Golfo, fa di Dubai e gli UAE, con le sue infrastrutture all’avanguardia e servizi ad altissimi livelli, la Hub ideale per le aziende.  Il difetto principale, per me, rimane il clima nei mesi estivi.

  • Secondo Lei ci sono ancora spazi lavorativi per Italiani negli UAE e se si quali ?

Io credo che gli spazi ci siano ancora per gli Italiani negli UAE. Assistiamo da tempo a grandissimi successi nel settore energetico, vedasi ENI ad Abu Dhabi. Il numero dei medici Italiani come anche le cliniche è sempre in aumento. Il Made in Italy è ancora attore principale nel campo del design in tutti i suoi campi. I prodotti gastronomici italiani riempiono sempre di più gli scaffali dei supermercati.

  • Che mercati sono da espandere negli UAE?

Più che mercati, credo siano le categorie di prodotti da espandere negli UAE. Ultimamente, per esempio, assistiamo ad una battuta d’arresto nel campo edilizio. E la richiesta degli operatori del settore è “vogliamo prodotti di design, ma a costi più abbordabili”. E’ qui dove credo ci sia da lavorare per proporre prodotti che esprimano la creatività Italiana ma cercando di rimanere competitivi con la concorrenza mondiale.

  • Che previsioni avete sul futuro, che impatto avrà l’expo?

Paese giovane, economia dinamica, infrastrutture e i servizi assolutamente all’avanguardia, sole che splende tutto l’anno e posizione geografica centrale fra Est e Ovest, sono la ricetta per un futuro positivo.

Detto questo, non significa che il ciclo economico non possa avere dei momenti bassi, come quello a cui stiamo assistendo ora. E non dimentichiamoci che siamo sempre in Medioriente, dove le instabilità politiche regionali, ahimè, hanno un impatto anche qui.

L’EXPO, sarà un momento vibrante, del quale Dubai e con dimostrata maestria, cercherà di incassare il migliore risultato mediatico possibile. E dove, ma non con esiti miracolosi, non mancheranno dei ritorni anche sull’economia post EXPO.

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